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10
mar
2016
GENUS ORDINIS DEI
The Middle
Mighty Music
Release date: 22 Gennaio 2016
Lavoro interessante, piacevole ed ispirato (soprattutto nelle parti melodiche e nell'accostamento di queste con la matrice più aggressiva di questo four-piece) questo 'The Middle', degli italiani Genus Ordinis Dei, uscito a Gennaio e che recensiamo ora, in attesa della pubblicazione del nuovo EP.
Il death sinfonico del combo di Crema, che fonde la lezione scandinava dei maestri di Gotheborg con un riffing che richiama un certo dinamismo thrash e power US è molto accattivante, come si può apprezzare fin dalle prime note di 'The Fall' o 'Word of God' e viene ulteriormente evidenziato ed impreziosito dalle tastiere ed orchestrazioni, opera di una delle due chitarre, Tommy.
L'influenza progressive metal e power/prog italiana (primi Labirynth, Athena, Eldritch) aumenta l'impatto epico creato dalle due asce, il già citato Tommy e NiCk K, che ricopre anche il ruolo di vocalist. 'Path of Salvation' e 'Ghostwolf' sono altri due esempi molto belli dello smalto compositivo dei due chitarristi lombardi, che distinguono non solo per una tessitura di songwriting che mantiene la tradizione del death sinfonico, insaporendola con robuste dosi di metal classico e thrash d'oltre oceano, ma anche in eccellenti assoli ricchi di personalità, mai eccessivi ma nemmeno minimali, tutti con carattere, melodia incisiva e buonissima tecnica.
Li supportano un ottimo lavoro di batteria di Richard Meiz, che lancia il destriero in doppia cassa senza risultare monotono o soporifero (merito anche di un'ottima produzione, con suoni centratissimi) ed il lavoro di basso di Steven Olda, che si fonde alla perfezione con l'alternanza di epicità oscura e maestosità melodica fornita con le due track finali 'Battlefield Gardener' e 'Roots and Idols of Cement' (suggestivi anche i titoli), forse le due più belle dell'intero lavoro, dove la sontuosa e magniloquente scenografia delle tastiere fa da sfondo alla battaglia delle chitarre che, tra assoli e riff robusti, viene narrata dal growl di Nick K, unico vero punto debole di tutta la release. Sì, perchè, va detto che la performance del chitarrista italiano, dietro il microfono, non è convincente o incisiva come tutto il resto del lavoro. Un'impostazione eccessivamente rivolta alla potenza e non all'oscurità drammatica, menomano un lavoro che sarebbe risultato, di sicuro, ancora più coinvolgente con un growl più profondo e dall'esecuzione più snella. Peccato per quest'aspetto perchè, 'The Middle' è un lavoro che convince e non lascia indifferenti, pur rimanendo abbastanza canonico ma, non per questo, privo di personalità, idee e capacità di far nascere nell'ascoltatore immagini arcane di conflitti interiori.
Comunque sia, un buonissimo punto di partenza per una formazione che sa catturare l'ascoltatore con dell'ottimo metal.
Recensione a cura di Andrea Evolti
Tracklist:
01 And Then...
02 The Fall
03 Word of God
04 My Crusade
05 Thoughts
06 Path to Salvation
07 Cadence of War
08 Ghostwolf
09 Battlefield Gardener
10 Roots and Idols of Cement
Line-up:
Nick K (Vox & Guitars)
Tommy Mastermind (Guitars & Orchestra)
Steven F. Olda (Bass)
Richard Meiz (Drums)
Link:
www.facebook.com/genusordinisdei